LABB è un Festival diffuso che avrà luogo nelle città e nei territori di Bergamo e Brescia e nei luoghi delle trasformazioni che si attestano lungo il fiume Oglio.
Si sviluppa lungo tre direttrici, partendo dalle sempre più attuali parole di Gio Ponti, che nel 1957, all’interno della sua “piccola architettura da tasca”, scriveva: “Amate l’Architettura per quel che di fantastico, avventuroso e solenne ha creato (…) Amatela per l’immensa gloriosa millenaria fatica umana che essa testimonia con le sue cattedrali, i suoi palazzi e le sue città, le sue case, le sue rovine” (Gio Ponti, Amate l’architettura. L’architettura è un cristallo, 1957).
LE TRE DIRETTRICI
Ereditare. LABB è un’occasione per valorizzare l’eredità delle architetture del dopoguerra, realizzate tra 1945 e 1980, attraverso il loro riconoscimento e la divulgazione dei loro valori, del passato e di oggi.
Con l’analisi e la divulgazione al grande pubblico di quello che ha determinato la forza artistica dell’Architettura italiana del novecento gli abitanti saranno più consapevoli dell’esempio di bellezza che queste opere hanno nel mondo. Le architetture prese in esame sono 97 edifici di cui 37 sul territorio bresciano e 60 su quello bergamasco, già presenti nel “Censimento delle architetture italiane del secondo Novecento”; da queste si possono estrarre i geni o fattori ereditari da custodire e poi condividere come esemplari per le future trasformazioni urbane.
Conoscere. LABB è un progetto di formazione ed educazione, che prevede l’organizzazione di workshop, seminari e incontri pubblici per condividere e approfondire i migliori esempi di buone pratiche.
L’organizzazione del programma prevede un primo format da realizzare in 4 giornate alternate, due a Bergamo e due a Brescia, dal nome: “Bergamo-Brescia chiama Europa”.
Saranno prese in considerazione le trasformazioni urbane del recente passato, del presente e del futuro e saranno ordinate secondo un principio di scala.
Una giornata sarà dedicata da entrambe le città alla dimensione MACRO e quindi agli interventi che coinvolgono la trasformazione di ampie parti della città.
A fianco della scala ampia sarà dato spazio, con la collaborazione dell’Università di Bergamo e dell’Università di Brescia, alla dimensione MICRO, da raccontare e dibattere con i politici, gli stakeholder coinvolti, le/i progettiste/i e gli abitanti. Saranno selezionate progettazioni realizzate nel territorio provinciale, dimensionalmente minime ma che hanno avuto insite capacità rigenerative importanti.
Curare. LABB guarda al futuro partendo dalla conoscenza e dallo studio del presente e del passato, con la consapevolezza che l’alleanza tra professionisti e cittadini sia una delle basi imprescindibili per la tutela e la salvaguardia dei valori del patrimonio storico e per la sua trasformazione.
Per questo motivo avrà luogo un momento di confronto collettivo sotto forma di talks, metaplan e nominal group, tre strumenti operativi che permettono la condivisione di informazioni e pareri e che consentono alla comunità di partecipanti di diventare più consapevole dei temi trattati, dalla sostenibilità ambientale, all’economia, alla società. I risultati di questi confronti saranno raccolti in un documento finale che costituirà la base per la prima carta LOVEARCHITETTURA2023 che verrà poi sottoposta nella giornata finale ai decisori pubblici dei due territori e alle/ai rappresentati del governo nazionale.